LA STORIA DI PLINIO IL GIOVANE

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1975... Tutto iniziò in via Borgonuovo

C'era una volta il mio negozio Plinio il Giovane, accanto all'Accademia di Brera dove avevo studiato. Era un negozio caldo e accogliente, con le tappezzerie in lino e un raffinatissimo pavimento che avevo realizzato personalmente con un meraviglioso cotto delle famose ceramiche Curti sul quale avevo steso un olio di lino cotto. In quell'epoca la mia passione era fare l'antiquario, ero innamorato della semplicità delle forme dei mobili inglesi, del loro concetto di minimalismo per cui "tutto ciò che è in più si rompe". Erano gli anni settanta e io da gran "sognatore con i piedi per terra", in un mondo di artisti, designer e antiquari, realizzai con mio padre, appassionato restauratore, il primo letto Plinio, ispirandomi alla saggezza del filosofo naturalista di cui porta il nome.

1980... La mia scuola di vita

Nel 1980 in quel negozio così attaccato a Brera in cui lavoravo, progettavo, realizzavo i prototipi e trovavo il tempo per dare gli esami di Architettura, ho conosciuto mastro Luigi e ho imparato a fidarmi delle sue mani e della sua esperienza. Da lì tutto cambiò, il negozio diventò modernissimo: faretti, pareti bianche e pavimenti grigio ghiaccio; quella fu la mia vera scuola di design.

1980... il primo fotografo fu il grande Gaston Jung

Gaston Jung negli anni '80 era un mito e non me lo sarei mai potuto permettere. Era diventato famoso per le foto di reportage scattate per la rivista "Life", lavorò per marchi come la "Citroen" e la "Fiat". Si innamorò dei miei divani a tal punto da volerli fotografare personalmente. Diventammo amici quella sera in cui per la prima volta in un set fotografico, dove stava fotografando nuovi modelli dell'Alfa Romeo, sullo stesso limbo vidi sotto la luce dei riflettori uno dei miei primi prodotti. Grande emozione fu poter realizzare il mio primo catalogo che sulla copertina riportava questa foto.

1985... E poi conobbi l'amico-fotografo Gionata Xerra

Insieme a Gionata, figlio dell'artista William Xerra, condivisi l'entusiasmo di chi incomincia una storia di grande passione per il design. Era proprio l'inizio per tutti e due e Barbara Nerozzi, allora direttrice della rivista "Gran Bazar", scrisse il primo vero articolo sul suo giornale che allora era l'icona del design.

1997... Sul set con Giovanni Ricci era uno spasso!

Con Giovanni Ricci ho avuto una grande amicizia, sul set si facevano ore impossibili ma l'entusiasmo e la mia fortuna di avere amici così creativi alleviava qualsiasi fatica. Giovanni mi fece un grande regalo, realizzò il catalogo di Plinio il Giovane, nel suo affascinante studio all'interno delle Fornaci Curti, dove riusciva a vedere le cose come le vedevo io. Fu la prima e ultima volta che ho potuto permettermi un catalogo non realizzato personalmente!

1997... La gioia di aver fatto la scelta giusta

Questa foto fu scattata da Cristina Fiorentini, fotografa di case per molte riviste, uno spirito libero, un'artista, una grande lavoratrice, amante della luce naturale e vera amica. Era sempre affascinante vederla mentre lavorava. La foto fu una sua idea, i mobili erano sul furgone ed era una bella giornata. Avevamo un gran voglia di sole e luce....e voilà! Poi il destino ci ha premiati perchè era quella la direzione giusta, infatti il laboratorio di controllo di qualità del Politecnico di Milano (Di-Tec), sempre nel 1997, ha premiato il mio lavoro di ricerca sul naturale con i certificati C.C.A. ed Ecocerto conformi all'Ecolabel della Comunità Europea.

2002... I.Dot

Un altro bel momento della mia vita fu quando fui scelto tra gli 800 candidati per una selezione di 100 designer che avrebbero partecipato all' I.Dot una mostra itinerante che avrebbe girato in tutto il mondo. Ero commosso e piansi di felicità. Immaginatevi il mio stupore quando venni scelto tra quei 100 e vidi il mio nome vicino a quello di Gio Ponti. Poi non ne seppi più niente di quel tour ma so che toccò città come Londra, New York, Parigi, Mosca, Tokyo, ...

2006... Università L.UN.A. progetto al vero per "Armani Casa"

Barbara Nerozzi, dopo la direzione di "Gran Bazar" e la sua meravigliosa rivista "GB PROGETTI", fondò l'università L.UN.A. e mi chiamò per lavorare su un progetto al vero su un briefing pensato per Armani Casa. Non so bene che tipo di apporto portai a quei giovani studenti ma ricordo che all'incontro li feci ridere per un'ora. Ridevano come pazzi quando raccontavo le avventure di un mio vecchio progetto presentato direttamente alla presidenza del gruppo Coin riguardo un'innovativa tipologia di vendita, riferita al loro settore Coin Casa. Ricordo perfettamente che quello che li divertiva era il mio modo un po' "naif" di affrontare un progetto così importante con ottimismo e quasi totalmente sull'improvvisazione.

2010...

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